Tutto riparte dai bambini
Davanti a loro tutto tace, non c’è fil di voce ne chi possa replicare alcuna cosa. La lezione è assoluta, semplice, vera. A darcela non sono i maggiori pensatori del nostro tempo ne i saggi o i filosofi. Anche questi tacciono e non hanno nulla da replicare. Davanti a tanto, ci sentiamo umiliati, disarmati da ogni velleità e presunzione, privati del nostro potere e ridotti a semplici osservatori di qualcosa che oltre a renderci impotenti ci permette pure di percepire il senso della nostra esistenza e da dove arriva la nostra guida per il futuro.
Chi sono costoro capaci di darci una simile lezione? Chi riesce, senza parole, a far tacere la sapienza dei saggi?
Sono loro…. I bambini.
Siamo abituati a vederli con aria di sufficienza e sopportazione per i loro comportamenti… infantili e non ci rendiamo conto che da loro riparte la speranza di un mondo migliore, ricostituito nel riconoscimento dei valori essenziali che fondano la nostra esistenza. Veramente hanno molto da insegnarci e chi è un genitore, può capire, almeno in parte, il senso di tutto ciò. Ma il momento in cui i bambini ci insegnano di più è quando si trovano di fronte alla disperazione, alla morte. Manifestano in quel momento, delle capacità che sono divine e ci insegnano moltissimo. Si, ci insegnano a morire senza perdere la speranza, come a dire ‘anche se io muoio non dimenticare che una parte di me rimane e con essa la speranza’. Sono abbattuto, sconfortato, mi chiedo cosa posso imparare da quella bambina di Haiti che, a seguito del terremoto di gennaio 2010, mentre era incastrata con un piede sotto le macerie, usciva alla vista dei suoi soccorritori con un faccino sereno e sopra, un paio di occhiali più grandi del suo volto. In quella circostanza affermava con decisione, a coloro che cercavano in qualche modo di liberarla, che si sarebbe salvata e che una volta uscita da tale situazione avrebbe fatto tante cose belle per se e per gli altri, un bellissimo messaggio di amore per se, per gli altri, per la vita. Poi la notizia terribile, angosciante… non ce l’ha fatta… Dentro di me lo smarrimento… Inevitabile un pensiero al mio Creatore: perché Signore??? Ma poi la pace e la comprensione che questa non era altro che una lezione di vita per indurre tutte le persone di buona volontà a capire che il nostro obiettivo può essere uno e uno solo… la ricerca del bene per noi e per tutta l’umanità. Questa è l’eredità lasciataci da quella bambina… non importa se io mi salvo…l’importante che l’Essere Umano si salvi e continui a portare avanti il progetto per cui siamo stati creati e il cui fine è sempre lo stesso… il bene… nostro e altrui. Se davanti a questa lezione non riusciamo a percepire questo… siamo veramente nei guai…forse da troppo tempo abbiamo messo a tacere il nostro cuore, indurito il nostro sentito davanti alle sofferenze altrui. Comunque, qualunque sia la condizione del nostro cuore, tutti abbiamo bisogno, urgentemente, di sensibilizzarlo alla necessità di salvare l’Essere Umano.
Il cambiamento è nell’aria, chi di noi è più sensibile lo percepisce chiaramente. Che fare? Impariamo dai bambini! Nell’ultimo decennio, in particolare, sono nati bambini molto speciali con sensibilità e percezioni senza precedenti, alcuni li chiamano bambini Indaco. Penso che questi bambini rappresentino un ‘salto quantico’ nello sviluppo dell’Essere Umano in quanto riescono a dare un notevole contributo al campo quantico della terra indirizzando tutti noi verso l’amore, la compassione, il Bene. Nei prossimi anni arriveranno bambini ancora più percettivi e sintonizzati sulle frequenze dell’amore. Da queste energie ed in particolare dal campo quantico che ne deriverà, l’Essere Umano troverà ciò di cui abbisogna per creare un mondo che ripudi i nazionalismi, gli egoismi, i personalismi esasperati e creare un mondo di pace, armonia e amore… finalmente. Un’utopia? Forse si, ma questi bambini sono già presenti tra noi… almeno impariamo da loro!