Materializzare o creare (parte seconda)

Materializzare o creare (parte seconda)

Nel precedente articolo ho spiegato quanto sia riduttivo concepire il processo di bioattia solo attraverso il programma bifasico.

Il mio intento non è mettere in discussione la validità di questa seconda legge biologica, bensì provare a spiegare quanto il livello di consapevolezza del bioattivo possa influire sull’intero processo accelerandolo o rallentandolo, addirittura modificandolo.

So bene di dire qualcosa che scandalizzerà gli ‘hameriani’ più ortodossi, macchissenefrega, esprimo il mio livello di consapevolezza ben cosciente che non è la verità ma solo l’espressione del mio vissuto emozionale, esperienziale e culturale.

Poche notti fa ho fatto un sogno nel quale ho visualizzato un grafico e osservandolo ho capito che mi sarebbe servito proprio a spiegare questa cosa. Il grafico molto semplificato è quello allegato come immagine.

Qualsiasi evento succeda nella nostra vita e percepito come realtà, segue la regola di questo grafico. L’evento si manifesterà nell’area di manifesta-azione quanto più passiva e priva di consapevolezza sarà la posizione del soggetto che agisce. Potremmo anche definire quest’area ‘area di cristallizzazione della coscienza’.

La densità dell’esperienza sarà tanto maggiore quanto più si avvicina alla linea verticale ‘particelle di materia’ e pertanto il contributo della coscienza sarà via via sempre meno significativo. L’avvicinarsi alla linea obliqua di separazione dall’altra area sarà caratterizzato da un miglior livello di coscienza e una miglior capacità di adattamento alle situazioni.

Dall’altra parte, nell’area della crea-azione le risposte alla vita saranno dettate da un buon grado di coscienza tanto che potremmo definire quest’area come ‘area di espansione della coscienza’. E’ il percorso di chi ricerca la spiritualità nella propria vita, non tanto come religione, quanto come ricerca del divino che è in noi. E’ la persona che percepisce un senso in ogni cosa e ricerca il senso esoterico e simbolico nella realtà percepita. E’ co-creatore della realtà in collaborazione con il CQ. Più l’esperienza si avvicina alla linea orizzontale dei ‘fotoni di luce’ e più la vita diventa una esperienza mistica da vivere nella luce in amore, gioia e pace.

Questo diagramma vale per ogni situazione di vita! Immaginate di applicarlo alla bioattia e subito capirete quanto il percorso bifasico possa essere influenzato dall’area in cui uno vive il processo, come manifestazione materica o come luce.

Nella prima il programma sarà più pesante con sintomi più evidenti e con maggior possibilità di recidiva legata alla percezione della bioattia come qualcosa di negativo e di cui aver paura.

Nella seconda la persona ricercherà il senso della propria bioattia e sarà pronta a coglierne il messaggio confidando nella capacità di co-creare la guarigione avendo fatto esperienza in positivo della manifestazione in sé.

Fare un percorso di vita alla ricerca dell’illuminazione, oltre la visione dualistica della mente, in Presenza, accogliendo tutto ciò che è, eliminando il giudizio soggettivo ed espandendo il proprio amore fino ad includere tutto e tutti, non ci impedirà di contrarre delle bioattie ma sicuramente ci metterà nella condizione di gestirle al meglio e di superarle con miglior forza d’animo e risorse, sempre pronti ad accogliere il miracolo della guarigione come manifestazione derivante dall’aver compreso il senso della bioattia e la richiesta implicita di cambiare qualcosa nella propria vita che non risponde più alle necessità biologiche o inerenti alla nostra missione di vita.

Nei due estremi del grafico la linea verticale ‘particelle di materia’ rappresenta la morte ovvero la condizione di assenza dell’atto di co-creare.

La linea orizzontale rappresenta la vita generata dal CQ e trasportata dai fotoni di luce ed è quanto di più dinamico esista, il continuo cambiamento a cui adeguarsi per poter continuare ad essere parte del progetto ‘vita’.

La linea obliqua se invece di vederla come linea retta la immaginiamo come una curva sinusoidale avremo il ‘percorso bifasico’ il quale si colloca al centro delle due aree in quanto subisce gli effetti sia della materialità e degli elementi spazio e tempo sia del livello di coscienza in cui questo processo si muove.

Entrambe le aree in realtà influenzano il percorso bifasico! Spetta a noi, con il livello di coscienza e con la qualità del nostro risveglio permettere una guarigione più veloce e meno traumatica proprio grazie alle qualità dinamiche della luce portatrici di vita o appesantire e addensare i sintomi verso una più forte manifestazione di bioattia nella densità della materia qualora siamo prigionieri della mente dualistica, di credi e giudizi limitanti, blocchi emozionali non risolti, atteggiamenti di rallentamento delle proprie capacità di adattarsi alle situazioni.

Nella ‘area di manifesta-azione’ si promuovono le guerre, le separazioni, l’odio razziale, i pregiudizi sociali, invidie e gelosie, comportamenti egoistici, l’avidità ed il potere, la mancanza di rispetto verso Gaja e le sue manifestazioni, l’immobilità in antitesi al cambiamento, tutte manifesta-azioni di paura.

Nella ‘area di crea-azione’ si promuove la pace, l’integrazione, l’unione delle culture e delle razze, l’amore, l’aiuto a chi è nel bisogno, la gioia, la condivisione, il rispetto verso Gaja, la prontezza a cambiare per migliorare, tutte manifesta-azioni della persona risvegliata.

Il grafico ci aiuta quindi a capire che non solo ciò che siamo ma anche ciò che sperimentiamo nella vita risente molto dell’area in cui decidiamo di collocarci, così che non possiamo più essere vittime delle situazioni ma sempre protagonisti e responsabili di ciò che sperimentiamo.

In quest’ottica la salute non è più assenza di bioattia bensì la capacità di compensare e adattarci al meglio al continuo divenire della vita, in base alle nostre risorse.

Vi auguro di essere portatori di luce e co-protagonisti di un futuro di luce per l’umanità, risvegliati e consapevoli del nostro essere protagonisti.

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Questo articolo ha 3 commenti.

  1. Ornella cedro

    È proprio lì che dobbiamo andare, la ricerca spirituale è la nostra luce nostro messaggio la vera evoluzione! Grazie grazie hai scritto con il cuore! È arrivato…

  2. Ornella

    Illuminante! Tutto era già percepito…ora è consapevole! Continua!
    Grazie Adriano!!

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