Con queste parole Martin Luther King introdusse uno dei più bei discorsi sul diritto all’uguaglianza e alla parità dei diritti civili e sociali per tutti gli uomini al di là di credo, razza o colore della pelle. Tutto il suo discorso verté sullaconsapevolezza “that all men are created equal”(che tutti gli uomini sono stati creati uguali) e pertanto, il diritto all’uguaglianza trovava la sua ragione d’essere non tanto in virtù a dei meriti acquisiti da singoli individui o gruppi di uomini, quanto al riconoscimento che tutti siamo stati creati uguali. Ancora oggi nel rileggere il suo discorso dell’epoca mi emoziono.
In una delle più belle canzoni che siano mai state scritte, (Imagine), John Lennon in qualità di dreamer (sognatore) disse: imagine all the people living life in peace (immagina che tutti vivano la loro vita in pace). Anche questo sogno trae origine dalla consapevolezza che la pace è semplicemente la naturale condizione di vita dell’uomo, senza la quale prossimamente, potremmo non poter più vivere sulla Terra.
Il mio sogno oggi è molto più minimalista. Desidero che l’Essere Umano diventi consapevole, niente più…
Non è necessario, a mio avviso, lottare contro il sistema, combattere le ingiustizie sociali, cercare di eliminare i politici corrotti o andare in piazza per manifestare contro la guerra o contro la droga. Anzi fare questo significa essere inconsapevoli, ovvero significa non aver preso coscienza che la soluzione ai mali del mondo non è combattere contro qualcosa di sbagliato, ma semplicemente permettere alla vera natura dell’uomo di emergere.
Filosofi, sognatori e uomini di scienza hanno per migliaia di anni cercato la soluzione ai nostri problemi al di fuori dell’uomo in quanto tale, cercando di modificare l’ambiente in cui viviamo spesso in modo violento e coercitivo. Anche oggi la maggior parte delle persone tendono a non ricercare dentro di sé la ragione della propria sofferenza e dei propri problemi. Nella loro ipnosi sono convinte di poter dare la colpa a qualcuno o qualcosa per tutte le cose negative che gli succedono. Sono pienamente inconsapevoli. Il mio sogno è che la maggior parte delle persone acquisti consapevolezza della vera natura del problema ed inizi a dare spazio sempre più alla propria natura divina e straordinariamente saggia. Tale consapevolezza non è il risultato dell’aver trovato una nuova filosofia o modo di vivere migliore del precedente. Fare ciò, sarebbe come passare da una forma di inconsapevolezza ad un’altra. E’ vero che è piacevole vivere insieme a persone pacifiche, ma la pace interiore, non sarà mai il risultato di tale convivenza. Perché io possa vivere in pace in mezzo a persone pacifiche, è necessario che io permetta alla pace di vibrare dentro di me come frequenza oscillatoria di base. Tale frequenza è già presente in me, ma fintanto che non divento consapevole che il dominio della mia mente sulla mia vita impedisce a tale frequenza di esprimersi pienamente, non potrò vivere in pace, anche in mezzo a persone consapevolmente pacifiche. Certo, la presenza di tali persone e la loro influenza possono aiutarmi nel percorso dell’autoconsapevolezza ma non potranno mai, comunque, sostituirsi a me in questo.
Ecco perché è così importante divenire consapevoli delle frequenze di base in cui oscilla il nostro Essere interiore. Tali frequenze sono principalmente tre: amore, gioia e pace. Solo attraverso la consapevolezza posso prendere piena coscienza dell’innata presenza di queste frequenze dentro di me e fare ciò può essere definito illuminazione. L’illuminato non è quindi uno che per meriti acquisiti sul campo diventa più bravo degli altri, ma semmai uno che ha imparato a non giudicarsi bravo in virtù delle cose che fa e che sa restare in ascolto della sua vera natura, permettendo a quest’ultima di emergere pienamente.
Detto così potrebbe sembrare facile, in realtà non è così. Solo pochi nel corso della storia sono divenuti illuminati, e chi vi scrive non è uno di questi. L’illuminazione è un processo lento che passa attraverso l’accettazione di tutto ciò che è, senza giudizio morale delle persone e delle situazioni e nella consapevolezza che tutto quello che ci succede, per quanto doloroso o difficile, può generare in noi e attorno a noi qualcosa di veramente bello, indipendentemente dall’ambiente in cui viviamo.
L’illuminazione può avvenire solamente in assenza di mente. La mente, infatti, si nutre di sofferenza e dolore al fine di accentuare il senso di separazione tra noi e gli altri o tra noi ed il tutto. Se siamo preda della mente egoica non potremo smettere di produrre in noi gelosia, odio, invidia, rivalità e qualsiasi altra negatività. Possiamo dire che ogni negatività ed ogni emozione negativa viene dalla mente ed inibisce la consapevolezza. Da qui la necessità di fermare la mente ed entrare il più frequentemente possibile in uno stato di non-mente per poter sintonizzarci con le frequenze di amore, gioia e pace che partono dalla nostra interiorità.
Non facciamo quindi l’errore di pensare che l’armonia interiore sia il risultato di una ricerca al di fuori di noi stessi o dell’aver adottato un nuovo stile di vita, una nuova religione o una nuova filosofia. Alla lunga tutte queste cose saranno destinate a deluderci. L’armonia è la consapevolezza e l’accettazione della nostra natura divina, senza tempo e senza forma. Qualsiasi altra spiegazione sarà solo frutto della mente e pertanto illusoria e ingannevole, perché la mente, mente spudoratamente!
Ciò che permette di fermare la mente è vivere in presenza. Nella canzone di John Lennon prima citata vi è un brano che recita: imagine all the people living for today (immagina che la gente viva al presente). Considerando l’epoca in cui è stata scritta, è stata fortemente anticipatoria della necessità di scollegare la mente dal passato, che spesso ci condiziona in negativo e dal futuro, che ci mette in ansia di ciò che verrà, per vivere il ‘qui e ora’ rimanendo cioè, con tutta la nostra percezione sensoriale, ancorati a ciò che stiamo vivendo, istante per istante. Solo chi impara a vivere nel presente e a fermare i processi mentali può accedere al sé interiore e percepire la propria natura divina. In tale condizione è impossibile contribuire in alcun modo al degrado ambientale della nostra amata Terra o alla degenerazione della natura umana.
La consapevolezza, senza mente, della nostra vera natura è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per elevarci spiritualmente e dare il nostro personale e prezioso contributo per la salvezza dell’Essere umano. Siamo consapevoli della necessità e dell’urgenza del fare ciò?
I have a dream…
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Importante è acquisire consapevolezza di essere vissuti anche dalla mente.