ASCOLTA LA LEZIONE DEGLI ALBERI

Cammino lentamente in salita in un sentiero di montagna attraversando una foresta di faggio. La stagione autunnale rende il paesaggio ricco di colori sgargianti, in particolare le foglie cadenti dei faggi presentano colori che vanno dall’arancione al rosso acceso; folate improvvise di vento fanno cadere grandi quantitativi di foglie che mi circondano come fiocchi di neve. La pace e la serenità che mi dona questo ambiente è tale da indurre una profonda Presenza senza ulteriori commenti della mente che ormai da tempo ha imparato a rimanere quieta quando sono in osservazione della bellezza presente in natura.
Oggi però è una giornata particolare in quanto ieri è successo qualcosa veramente inaspettato ed emozionante che ha costituito per me una DHS. Sono in Conflitto Attivo e ne sono consapevole, pertanto la mente a momenti interrompe la mia osservazione estetica della bellezza ricordandomi che c’è un problema da risolvere che richiede la mia attenzione. Così questa passeggiata non è e non può essere, come di solito, in completa pace e serenità. Rivivo, a momenti, il ricordo intenso degli avvenimenti del giorno precedente che restano impressi nella mia mente e che sono forieri di importanti cambiamenti nella mia vita.
Ieri, erano da poco passate le 7 del mattino quando il campanello di casa suona in modo vigoroso e continuativo, mi alzo dal letto e intravedo attraverso la finestra la divisa di un carabiniere e subito mi spavento pensando ad una disgrazia o incidente accaduto a qualcuno a me caro. Niente di tutto questo! Mi metto veloce i pantaloni e apro la porta. Trovo davanti a me 5 persone di cui due in divisa e armate e tre in borghese. Entrano prima ancora che io le inviti a farlo e subito mi notificano una perquisizione alla casa e alla mia persona richiesta da un giudice a seguito di una denuncia penale di qualche mese fa di cui non ero a conoscenza. Ero in presenza di una perquisizione dei NAS. Chiesi di poter almeno andare in bagno a lavarmi il viso e a mettermi i vestiti addosso. Mi dissero che non potevo fare nulla se non in loro presenza. Sorpreso, acconsentii. Di fatto ero sequestrato per qualche ora. Passato il momento di difficoltà iniziale entrai in Presenza e serenamente ho seguito tutto l’iter della perquisizione collaborando e rimanendo tranquillo, in fondo, pensai, non ho commesso nulla di criminoso. L’accusa tuttavia era pesante: ‘esercizio abusivo della professione medica, truffa, lesioni personali e circonvenzione d’incapace’. Incredibile, pensai, chi può aver mai fatto una simile denuncia?
Mentre continuavo a camminare nel bosco la mente mi riportava a tali avvenimenti e mi ricordava la necessità di fare qualcosa per fronteggiare la situazione. Sono consapevole che la vita è mia amica, che ogni cosa succede come una lezione e che racchiude in sé una opportunità. Pertanto cercavo di sentire, ancor prima di capire, quale fosse tale lezione o opportunità. Nel mentre faccio queste considerazioni mi arriva una chiamata al cellulare, un’amica saputo della cosa mi manifesta tutta la sua solidarietà e amicizia cercando di rassicurarmi anche attraverso i suo possibile aiuto. La ringrazio di cuore, le dico che sono sereno e che sto camminando in un bosco ricco di colori autunnali. Chiude la chiamata dicendomi: ‘ascolta la lezione degli alberi’. Questa frase non poteva certo passarmi inosservata, primo perché sono sempre attento ai messaggi del Campo Quantico che arrivano per indicarti la strada o per farti capire in profondità il senso di quello che accade, secondo perché ho una relazione speciale con gli alberi che considero miei amici e con cui spesso entro in comunicazione sentendo la loro energia e la loro capacità di interagire con la mia. Mi chiedevo quindi quale messaggio avessero da darmi in questo particolare momento della mia vita questi splendidi faggi. Alzai gli occhi in alto osservandoli nella loro interezza, la pioggia mi bagnava il viso ma non mi disturbava, anzi mi accarezzava dolcemente il volto, mi misi in ascolto della frequenza degli alberi. All’improvviso mi entrò come se la udissi con le orecchie la seguente frase: ‘cogli la naturalità dell’esistenza’. Ero sorpreso per la chiarezza con cui mi arrivava questa informazione e subito cercai di capirla in profondità. Come? Osservando gli alberi ovviamente, loro erano un esempio vivente del saper cogliere la naturalità dell’esistenza. Con le loro radici traggono il nutrimento e l’acqua di cui hanno bisogno e con i loro rami… già i rami! Notai in quel momento che molti alberi presentavano dei rami spezzati dalla tempesta di due giorni prima, mi misi ad osservare questi rami spezzati ancora attaccati in qualche modo agli alberi e notai che erano rami secchi, già da tempo non nutriti dall’albero e tuttavia ancora attaccati ad esso fino alla tempesta che li aveva fatti separare dal tronco dell’albero.
Cominciavo a capire la lezione.
Le tempeste della vita sono l’opportunità per eliminare dei rami secchi non più produttivi o biologicamente utili a realizzare la propria missione. Abbiamo bisogno di tali ‘tempeste’ perché spesso la mente razionale ci blocca nel nostro processo evolutivo proprio per la paura del cambiamento. Allora ecco che per svegliarti da tale stato ipnotico ti capita qualcosa di ‘sconvolgente’ che se la vivi come una opportunità evolvi, se invece entri in uno stato di ‘piccolo sé’ ferito e umiliato dagli eventi della vita retrocedi ad uno stato ipnotico ancora più pesante. Mi verrebbe da dire, usando il linguaggio del Monopoli “vai in prigione e senza passare dal via” ha ha ha ha ha si la prigione è proprio la principale paura indotta da una denuncia penale! Non è il mio caso però! Non temo la prigione e nemmeno il giudizio degli altri. La mia paura è un’altra, non riuscire a sostenere le spese dell’avvocato e giudiziarie. Ma se io imparo la lezione dell’albero sono in grado di superare anche questa preoccupazione e a ‘vivere la naturalità dell’esistenza’ facendo nella misura di quello che ho e non preoccupandomi per quello che non posso dare semplicemente perché non ce l’ho. Mica l’albero si preoccupa per un periodo di siccità, tuttavia cerca di trattenere il più possibile i liquidi indispensabili e di riceverli anche attraverso la rugiada del mattino accontentandosi di quel che arriva, continuando così a svolgere la sua missione.
Tornando alla visita dei NAS mi sorpresi di quante informazioni avevano su di me! Sapevano tutto sulla mia situazione finanziaria, sul fatto che avevo venduto la casa per poter chiudere dei debiti che mi stavano strozzando come pure che non posseggo denaro ne capitali né altre fonti di guadagno a parte il mio lavoro di Naturopata. Ovvio che in questa situazione sono più vulnerabile, ma non hanno fatto i conti con il Campo Quantico che è mio amico e che mi permetterà di usare questa situazione per farmi evolvere ad altri livelli di Consapevolezza. Per riuscire in ciò è necessario che impari a vivere la ‘naturalità dell’esistenza’ e permettere ai rami secchi di andarsene concentrando la mia linfa vitale verso i rami protesi verso la luce, fonte di energia vitale ed illuminazione. Grazie amica del messaggio quantico e grazie agli alberi per questa bella lezione. Grazie alla vita e a tutte le situazione che portano cambiamenti ed opportunità e grazie soprattutto al mio Creatore, mio amico e potente regista del Campo Quantico quale espressione finale del senso della mia esistenza.

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Questo articolo ha 2 commenti.

  1. victor

    non c’e’ nessun creatore, come fai a cadere in questa trappola?
    comunque e’ comodo e a volta utile persare che esista…da sollievo…ma non c’e’!!!

    ciao

  2. john

    Caro Adriano, nemmeno Victor c’è.
    Io non lo vedo. Ho solo letto di lui.

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